Ho sempre avuto il ferro basso. È da quando ero bambina che, ad ogni esame del sangue, i medici mi segnalano una bassa presenza di ferro nel sangue e, oltre alle terapie farmacologiche, mi sono stati prospettati numerosi rimedi alternativi e naturali. Alcuni li aborro (come ad esempio consumare carne di cavallo), altri li trovo poco efficaci. Quello che ha sortito i migliori risultati è l’assunzione di sciroppo di mela chiodata, suggeritami alcuni anni fa da un’erborista, rimedio del quale allora non ero assolutamente a conoscenza. Incuriosita dai positivi risultati, come da mia abitudine, ho svolto una piccola ricerca scoprendo cose piuttosto interessanti. Come per la maggior parte dei rimedi tradizionali e naturali, il sistema della mela chiodata giunge a noi da molto lontano: si tratta infatti di una pratica addirittura già nota in epoca medievale. La semplicità del sistema è disarmante: inserire alcuni chiodi in una mela e mangiarla il giorno successivo. Dopo avere estratto i chiodi, ça va sans dire….

Come funziona il rudimentale ma efficace sistema? Presto detto. La mela contiene degli acidi, come quello citrico e quello malico, i quali “aggrediscono” il ferro dei chiodi arricchendo il frutto di tale minerale. Mangiare una mela trattata con questo sistema consente la rapida assunzione di un alto dosaggio di ferro, favorendone l’assorbimento nell’organismo.

L’unica vera controindicazione di questa pratica risiede nel rischio di utilizzare chiodi non adatti. Per assicurarsi il risultato ci si deve rivolgere ad un ferramenta di fiducia, in grado di garantire veri chiodi in ferro, assolutamente non zincati. Una volta che ci siamo garantiti chiodi “sicuri”, questi devono essere sterilizzati per alcuni minuti tramite bollitura e poi innestati nella mela (6-8 chiodi sono sufficienti) e lasciati per almeno 24, meglio ancora 48 ore. Passato il tempo opportuno non resta altro che estrarre i chiodi e innestarli in un’altra mela, mangiando quella chiodata. Il giorno successivo si potrà mangiare la seconda mela chiodata e così via. Quante mele chiodate vanno mangiate? Alcuni ritengono che la pratica corretta sia assumere l’abitudine di mangiare una mela chiodata al mese, altri suggeriscono l’assunzione continuativa in base agli esami del sangue. In questo come in tanti altri casi io suggerisco sempre di seguire i consigli del proprio medico di fiducia, onde evitare esperimenti empirici artigianali che a lungo potrebbero danneggiarci anziché risultare di giovamento per la nostra salute.

Personalmente cerco di combattere la mia anemia con l’alimentazione e trovo molto comodo l’utilizzo dello sciroppo di mela chiodata, facilmente reperibile nelle erboristerie, prodotto sulla base della ricetta sopra descritta: pratico, sicuro, controllato ed assolutamente efficace.

Estendendo il noto proverbio posso dichiarare che: una mela chiodata al giorno, leva il medico di torno!