Da millenni il genere umano è consapevole di quanto faccia bene immergersi nella natura. Il suono della foresta, le fragranze di fiori e muschio degli alberi, i raggi del sole che filtrano tra le foglie, l'aria pulita e frizzantina: questi elementi naturali ci restituiscono un senso di pace, alleviando stress e preoccupazioni.

Entrare in contatto con la natura aiuta a rilassarsi ma anche a focalizzare i propri pensieri in modo più limpido, poiché stabilizza l'umore e ripristina i livelli di energia vitale. Nella cultura nipponica, la ricerca di questi benefici si è concretizzata in una pratica antichissima, che prende il nome di shinrin-yoku. Shinrin, termine che indica la foresta, e yoku, che significa bagno, formano un'espressione che indica l'atto di "immersione" nella foresta, connettendosi con quest'ultima grazie a tutti i sensi. Scopriamo di più su questa pratica in cui vista, udito, gusto, olfatto e tatto agiscono come canali per colmare la distanza tra l'uomo e l'elemento naturale.

In cosa consiste lo shinrin-yoku?

Non siamo mai stati così disconnessi dalla natura come accade oggi ed è per questo che prendere spunto dalla pratica dell'immersione forestale può aiutare a centrarsi nuovamente. Anche in un brevissimo arco di tempo, la natura può influire positivamente sulla nostra salute. Un'immersione nella foresta permetterà di staccare completamente la spina dalla tecnologia e godere di un ritmo più lento, che porterà a concentrarsi solo sul presente, favorendo il rilassamento. Come prima cosa, si dovrà individuare un posto riparato, tra gli alberi, e non portare con sé alcun dispositivo tecnologico. Poi non resterà che camminare senza meta, lasciandosi guidare dal proprio corpo, assecondando la direzione indicata dall'intuito.

Prendersi il proprio tempo, sapendo che non si deve correre freneticamente, consentirà di concentrarsi sul cogliere suoni e profumi della foresta. I cinque sensi saranno la chiave che permetterà di aprire una porta verso un'esperienza meditativa, arrivando a un sesto senso, quello dell'anima. Lasciarsi permeare dalle sensazioni della natura attraverso le orecchie, gli occhi, il naso, le mani e i piedi riporta a una dimensione di apprendimento primordiale e autentica al tempo stesso.

Come impiegare i cinque sensi per immergersi nella foresta? Ascoltando il fruscio dei rami, guardando la luce del sole farsi largo tra le fronde, annusando il profumo di erba bagnata, assaporando la purezza dell'aria mentre si respira profondamente e toccando un tronco. Tutte queste piccole azioni permettono di entare in connessione con la natura e producono effetti benefici per l'organismo.

Una camminata di shinrin-yoku aiuta a rafforzare il sistema immunitario e pulire l'apparato respiratorio. I vantaggi più rilevanti si hanno a livello psicologico: l'esperienza previene il fenomeno del burnout e riduce i sintomi dello stress, allontanando le preoccupazioni.

Una pratica per riconnettersi con quello che conta

Riuscire a staccare dalla frenesia della vita quotidiana, ricca di impegni personali e professionali, può essere difficile. Siamo così abituati a dividere costantemente la nostra attenzione in attesa di un nuovo stimolo che sembra arduo rallentare e semplicemente fermarsi.

In tal senso, potrebbe essere utile praticare lo shinrin-yoku con una guida qualificata, che può elaborare il migliore approccio sulla base delle esigenze della singola persona. Anche se l'esperienza guidata è forse la più comprensiva, quest'immersione nella natura è alla portata di tutti e adatta a qualsiasi livello di allenamento. Si può "fare il bagno" nella foresta ovunque vi siano alberi, in primavera così come in autunno, e con qualsiasi condizione atmosferica.

Una volta appreso il concetto, è possibile fare shinrin-yoku anche in un parco vicino casa: tutto quel che serve è la volontà di connettersi con l'elemento naturale. Se vuoi scoprire di più su questa pratica, prima di cercare un luogo dove ci siano alberi, guarda il VIDEO per avvicinarti allo shinrin-yoku e comprenderne meglio i potenziali benefici. Suggeriamo inoltre alcune pubblicazioni dedicate all'argomento: le riviste introduttive "Medicina Forestale" oppure i due libri "Silvoterapia, il potere benefico degli alberi" e "Il bagno nella foresta".